Quando e come usare l’olio evo in queste situazioni

Olio evo, quando, perché e come usarlo dalla gravidanza allo svezzamento. Ne abbiamo parlato con l’ostetrica Rosella Valerio.

Rossella Valerio, ostetrica

Rossella Valerio, ostetrica

Quali sono i benefici dell’olio evo d’oliva in gravidanza?

«L’olio evo è la migliore fonte di grassi monoinsaturi. In un regime alimentare equilibrato contribuisce allo stato di salute della gravidanza e al corretto sviluppo del feto. Dato il suo buon profilo di lipidi, apporta grassi buoni all’organismo riducendo il colesterolo cattivo e, fra le altre cose, è fonte di antiossidanti e vitamine. Per non parlare delle proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antivirali, antibatteriche. Inoltre, contribuisce a ridurre il rischio di stipsi, migliorando la stimolazione delle funzioni intestinali. Anche per la pelle ci sono benefici notevoli. L’olio evo applicato sulla pelle, nei punti critici, rende più elastica e idratata la pelle, prevenendo le smagliature della gravidanza».

Cosa usare per la crosta lattea?

«Il più sicuro è indubbiamente l’olio evo. Oltre ad ammorbidire la crosta lattea, ha un potere lenitivo, riducendo l’eventuale arrossamento e donando un buon apporto di nutrienti al cuoio capelluto».

E per il massaggio neonatale?

«Ha innumerevoli benefici fisici, psichici ed emotivi, sia per chi lo riceve che per chi lo fa. Per farlo occorre evitare i prodotti derivanti dal petrolio: alcuni oli di famose marche per il 90% sono formati da oli minerali e paraffina. Il risultato è ostruzione dei pori che non lascia respirare la pelle. Ecco perché il migliore massaggio che si possa fare è con olio evo. E poi, data la sua commestibilità, il bambino può tranquillamente mettersi le mani in bocca. Lascia intatto l’odore sia del bambino che del genitore, facilitandone il riconoscimento e quindi rafforzandone il legame».

L’olio evo va bene anche diluito nell’acqua per il bagnetto?

«Sì certo. Sviluppa una morbida schiuma che detergente delicatamente la pelle del bambino, lasciandola morbida, senza necessità di usare altri prodotti di cosmesi».

Quanto e quale olio evo viene consigliato nello svezzamento?

«L’olio evo è uno dei primi ingredienti con cui si inizia a svezzare i neonati. Aggiungendolo crudo nelle prime pappe facilita l’assorbimento delle vitamine liposolubili ed è ricco di Omega3, fondamentale per lo sviluppo neuromotorio del cervello. È inoltre da considerarsi un valido aiuto per la stitichezza, problema frequente della fase di svezzamento».

E durante le contrazioni o il parto?

«Va bene anche in travaglio, ammorbidendo i tessuti e diminuendo la percezione del dolore. E ancora prima, già intorno alla 35esima settimana di gravidanza, è possibile usarlo nel massaggio perineale per prevenire le eventuali lacerazioni durante il parto. Nella fase di allattamento può essere usato per rinforzare i tessuti, massaggiando il seno in tensione per la montata lattea, e in caso di screpolature perché non altera il sapore del latte».

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